

Alcuni dei sui studi più interessanti, come quello legato alla teologia sapienzale, vennero pubblicati nel testo “Il senso teologico della liturgia. Saggio di liturgia teologica generale” (Roma 1957).
Numerose furono i ruoli svolti all’interno di Sant’Anselmo: decano della facoltà di teologia, vicerettore e Rettore dal 1974 al 1978. Fu anche uno dei “padri” dell’Istituto Liturgico.
A Milano partecipò alla fondazione delle facoltà teologica dell’Italia Settentrionale.

Fu redattore, dal 1948, della Rivista liturgica. Dal 1960 insegnò liturgia presso Sant’Anselmo dove fu anche il primo coordinatore del Pontificio Iistituto Liturgico.
Dal 1972 al 1979 fu abate dell’Abbazia Santa Maria di Finalpia.

Dal 1954 comminciò a lavorare sul progetto monumentale Corpus Consuetudinum Monasticarum che poté curare personalmente fino al 1987 (gli ultimi cinque volumi furono pubblicati postumi tra il 1996 e il 2010). Tra le numerose pubblicazioni destarono un notevole interesse scientifico quelle dedicate a San Benedetto e San Gregorio Magno (1957). Durante la sua carriera accademica fu insignito con numerosi premi e medagli.

Dal 1955 fu docente presso Sant’Anselmo. Il suo lavoro più importante “L’amore delle lettera e il desiderio di Dio” venne pubblicato nel 1957. Tra le sue le pubblicazioni troviamo numerosi studi dedicati alle opere di San Bernardo.

Negli anni successi approfondì gli studi in liturgia a Parigi.
Negli anni in cui insegnò liturgia preso Sant’Anselmo, partecipò a numerose conferenze in Italia, in Africa e negli USA. Durante il Concilio Vaticano II si occupò della redazione delle nuove versione del lezionario e dei riti particolari.
Nel 1984 fu nominato direttore della nuova rivista Ecclesia orans. Fu lui a redigere il commento all’anno liturgico “Celebrer Jesu Christ”.


