41020 - La teologia liturgica di Nicola Cabasilas

ECTS: 3

Docente: L. Bianchi

Obiettivi

Al termine del corso lo studente è in grado di manifestare le seguenti competenze:

- conosce il contesto storico del periodo tardo bizantino e vi sa situare il pensiero teologico di Cabasilas;

- è consapevole dell’importanza, dell’originalità e della attualità della teologia liturgica di Cabasilas;

- sa analizzare i testi teologici degli autori di questo periodo;

- ha a disposizione gli strumenti per approfondire ulteriormente temi attinenti la spiritualità e la teologia degli scrittori bizantini.

Argomenti

Dopo aver delineato il contesto storico e i dati biografici di Nicola Cabasilas, analizzeremo le sue opere principali, il  commento della Divina liturgia e la Vita in Cristo. Presenteremo quindi la sua dottrina teologica: l’impostazione trinitaria, il primato della cristologia, la dottrina mariana. Ci soffermeremo infine sulla sua visione dei sacramenti e in particolare sull’eucaristia come sintesi della vita cristiana, luogo in cui si realizza pienamente la nostra vita in Cristo.

Modalità di svolgimento

Il corso si compone di lezioni frontali, in cui sarà privilegiata l’analisi dei testi dell’autore in questione. Sarà stimolata la partecipazione attiva degli studenti che saranno invitati a presentare alcuni articoli durante le lezioni.

Modalità di verifica

Lo studente potrà scegliere tra un esame orale o un elaborato scritto di approfondimento.

Bibliografia orientativa

N. CABASILAS, Explication de la Divine Liturgie, traduction et notes de S.

Salaville, II édition, munie du texte grec, revue et augmentée par R. Bornert, J.

Gouillard, J. Périchon, con una ricca introduzione (Sources Chrétiennes 4bis)

Ed. du Cerf, Paris 1967; CABASILAS, La vie en Christ. Introduction, texte critique,

traduction et annotation, par M.-H. Congourdeau (Sources Chrétiennes 355 e 361), Paris 1989-1990; CABASILAS, Commento della divina liturgia, ed. A. G.

Nocilli, Ed. Messaggero, Padova 1984; CABASILAS, La vita in Cristo, ed. U.

Neri, Città Nuova, Roma 42002 (1a ediz.: UTET, Torino 1971); Y. SPITERIS,

Cabasilas: teologo e mistico bizantino. Nicola Cabasilas Chamaetos e la sua sintesi

teologica, Roma 1996; Y. SPITERIS-C.G. CONTICELLO, Y. SPITERIS, in C.G.

Conticello - V. Conticello (edd.), La théologie byzantine et sa tradition, II,

(XIIIe- XIXe s.), Turnhout 2002, 315-395.



54045 - Il pensiero monastico negli scritti di S. Agostino: il suo contesto storico, significato teologico e recezione culturale

ECTS: 3

Docente: B. Sawicki

Obiettivi

Al termine del corso lo studente deve:

• conoscere le tappe decisive della biografia di Agostino (particolarmente nei suoi aspetti monastici), i testi principali di questa tematica (sopra tutto Praeceptum, De opere monachorum, De sancta virginitate);

• comprendere e saper descrivere le idee chiavi del monachesimo agostiniano, riferendole anche ai temi classici della teologa spirituale (vita comunitaria, povertà, castità, ascesi, contemplazione/attività);

• poter identificare la specifitcità del monachesimo agostiniano nei confronti di alcune altre tradizioni spirituali di antichità (monachesimo orientale, RB) e il suo ruolo per la vita religiosa;

• riconoscere alcuni motivi del pensiero agostiniano nella filosofia ecultura moderna.

Argomenti

Il corso presenta il contributo di Sant’Agostino alla comprensione e sviluppo del monachesimo. Partendo dal contesto biografico (sia storico, sia filosofico e culturale) verrano esaminiati i testi principali in cui Agostino si riferisci ai temi monastici (Praeceptum, Obiurgatio, De opere monachorum, De sancta virginitate, Enarrationes in psalmos 99, 131, 132, Sermones 355, 356 più alcune lettere. Su questa base verrà presentata una sintesi della teologia monastica di Agostino – con i riferimenti ad alcune altre tradizione monastiche (i Padri del deserto, la Regola di San Benedetto) e le prospettive della vita religiosa e spiritualità oggi.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con le presentazioni multimediali, analisi e discussione dei testi, elaborati scritti

Modalità di verifica

Valutazione degli elaborati, il test (scritto), esame orale.

Bibliografia orientativa

Sant’Agostino, Vita di Sant'Agostino composta sopratutto con i testi tratti dalle sue opere (intr., trad. e note A. Lombardi), Roma: Città nuova 2010; Opere di Sant’Agostino, “Nuova biblioteca agostiniana”, Roma: Città Nuova 2004; voll. VII.1 (De virginitate); VII.2 (De opere monachorum); VIII.1 (De moribus...), XXVII.1, XXVIII.1 (Enarrationes...); XXI-XXIII (Epistulae) P.Hadot, Esercizi spirituali e filosofia antica; Einaudi, Roma 2015; G. Lawless , Augustine of Hippo and his Monastic Rule, Oxford - New York 1987; L. Verheijen, La Règle de Saint Augustin, 2 voll., Paris 1967; Nouvelle approche de la règle de Saint Augustin, Bégrol- les-en-Mauges 1980; L. Verheijen; Sant’Agostino - La Regola, introd. e note a cura di A. Trapé (Piccola biblioteca agostiniana 11), Roma 2ª ed. 1986; A. Trapé, «Agostino di Ippona (354-430)», in: Nuovo dizionario patristico e di antichità cristiane 1, a cura di A. di Berardino, Genova – Milano 2006, 145-159; A. De Vogüé, Historie litteraire du mouvement monastique dans l’antiquité, vol.III, Paris: Cerf 1996.


55031 - Introduzione generale alla Regula Benedicti

ECTS: 3

Docente: M. Scheiba

Obiettivi

Al termine del corso lo studente:

·   Sa collocare la RB nel suo contesto storico-letterale, conosce la inerente logica della sua struttura e redazione e è in grado di comprendere i metodi essenziali di esegesi ed ermeneutica per l’interpretazione di essa;

·   Sa usare metodi esegetici ed ermeneutici per l’interpretazione della RB in generale, considerando sia il suo contesto storico sia le esigenze e questioni di oggi, partendo dalle fonti della Regola, spiegando alcuni concetti centrali e i principali termini tecnici della teologia spirituale monastica e mettendo in chiaro la particolarità dell’approccio e della posizione di Benedetto e le rispettive implicazioni teologiche (antropologiche, cristologiche, ascetico-morali ecc.);

·   Discute con argomenti razionali la rilevanza e le implicazioni teologico-spirituali di una regola monastica sia per le comunità monastiche del passato e per quelle di oggi sia per la vita dei cristiani e di tutti gli uomini del 21° secolo;

·   Presenta con parole proprie e con ragionamenti stringenti le materie e le domande riguardanti il corso utilizzando correttamente e con precisione i concetti tecnici;

·   Utilizza in modo efficace gli strumenti elementari di lavoro: bibliografie, biblioteca, edizioni, commenti della RB, siti web.

Argomenti

Vengono esaminati problemi generali relativi alla Regula Benedicti: l'epoca e l'ambiente socio-culturale, politico ed ecclesiale di S. Benedetto; il genere letterario e il testo della RB, la lingua e lo stile, le fonti patristiche e monastiche, con l’attenzione particolare alla Bibbia e alla Regula Magistri; la struttura, la redazione e la datazione della RB. La presentazione dei principali metodi esegetici e dell’ermeneutica della RB mostra anche il significato della spiritualità monastica nel mondo di oggi.

Struttura

0. Introduzione

   0.1. Terminologia e concetti di base

   0.2. Interpretazione e Ermeneutica

      0.2.1. Interpretazioni soggettive

1. L’epoca e l’ambiente

   1.1. Situazione politica

   1.2. Situazione socio-culturale

      1.2.1. Situazione durante il regno di Teodorico

      1.2.2. Situazione durante le guerre

      1.2.3. La situazione culturale

   1.3. Natura e ambiente (costumi)

      1.3.1. Tempo e ore (temporali)

      1.3.2. Abitazione (casa e orto, … campi, … dormire ecc.)

         1.3.2.1. La casa

         1.3.2.2. L’orto

      1.3.3. Cibo (nel mondo monastico)

      1.3.4. I Vestiti

      1.3.5. Cultura del corpo (lavarsi, bagni ecc.)

      1.3.6. Situazione morale

   1.4. Situazione ecclesiale

      1.4.1. Situazione religiosa

      1.4.2. Situazione politico-ecclesiale

      1.4.3. Le eresie e i monaci

         1.4.3.1. Eresie cristologiche

         1.4.3.2. Eresie del pelagianesimo e “semi-pelagianesimo”

      1.4.4. I monaci nel contesto del loro tempo

      1.4.5. Il diritto e i monaci

2. La RB e le sue fonti

   2.1. Fonti patristiche e monastiche della RB

      2.1.1. Padri ortodossi, nominati, cattolici della Chiesa

      2.1.2. Istituzioni e Collazioni

      2.1.3. Vitae Patrum

      2.1.4. Regula nostri patris Basilii

      2.1.5. Altre fonti non esplicitamente menzionate

      2.1.6. La RB nel contesto delle regole antiche latine

   2.2. La RB e la RM

      2.2.1. La storia della ricerca

      2.2.2. Argomenti per la priorità della RM

         2.2.2.1. Genestout

            2.2.2.1.1. Il paragone dei testi

            2.2.2.1.2. Altri indizi

            2.2.2.1.3. Argomenti contenutistici

            2.2.2.1.4. La Sobrietà

            2.2.2.1.5. Lo Sviluppo delle istituzioni

            2.2.2.1.6. L’influsso di Sant’Agostino

            2.2.2.1.7. La RM non può essere un testo anteriore alla RB, ma fatto dello stesso autore

            2.2.2.1.8. Citazioni scritturistiche

         2.2.2.2. de Vogüé

            2.2.2.2.1. Lessico

            2.2.2.2.2. L’uso delle fonti letterarie

            2.2.2.2.3. Il metodo redazionale di Ben secondo le sue fonti (Agostino e RM)

            2.2.2.2.4. Punto importante: lo sviluppo delle istituzioni

         2.2.2.3. Riassunto: Alcuni argomenti per la priorità della RM

      2.2.3. I manoscritti della RM

      2.2.4. Tempo e luogo della RM

         2.2.4.1. Luogo

         2.2.4.2. Tempo

         2.2.5. Redazione, struttura, lingua e autore (RM)

            2.2.5.1. Redazione

            2.2.5.2. Stile e lingua

            2.2.5.3. Autore

         2.2.6. Dottrina e spiritualità

   2.3. La RB e la Sacra Scrittura (SS)

      2.3.1. Il concetto della SS

         2.3.1.1. Parti della SS e unità della SS

         2.3.1.2. La SS e la tradizione

      2.3.2. La “scelta” di Benedetto

      2.3.3. Funzione delle citazioni

          2.3.3.1. Principi per la guida

          2.3.3.2. La condivisione dei beni secondo la necessità

          2.3.3.3. Riverenza davanti a ognuno

          2.3.3.4. Come trattare delle debolezze

          2.3.3.5. Realismo e ottimismo

3. Lingua, stile e testo della RB

   3.1. La lingua

      3.1.1. Ortografia quanto alla fonetica

      3.1.2. Grammatica

      3.1.3. Vocabolario

      3.1.4. La lingua di Ben, il suo carattere in generale

   3.2. Lo Stile

      3.2.1. Il Ritmo prosaico

      3.2.2. Forme stilistiche

   3.3. Il Testo della RB

      3.3.1. Textus purus (Y) (cf. Sangallensis 914)

      3.3.2. Textus interpolatus (S) (cf. OVS)

      3.3.3. Textus receptus – et contaminatus

4. Struttura, redazione e datazione

   4.1. Struttura della RB in paragone con RM

      4.1.1. Prima parte della RB

      4.1.2. Seconda parte della RB

      4.1.3. Struttura della RB in sé

   4.2. Redazione

      4.2.1. Cambiamenti nella prima parte

      4.2.2. Il codice liturgico

      4.2.3. Il codice della correzione

      4.2.4. Cenni per una comunità maggiore o in altre regioni

      4.2.5. Cenni della guerra e della sua conseguenza

      4.2.6. Cenni di un’esperienza negativa

      4.2.7. Cammino di maturazione (cf. A. Borias)

   4.3. Genere letterario

   4.4. Datazione

5. Metodi esegetici e l’ermeneutica della RB

   5.1. Metodi diacronici

      5.1.1. Critica testuale

      5.1.2. Critica letteraria

      5.1.3. Storia della redazione

      5.1.4. Storia delle forme – genere letterario

      5.1.5. Storia della ricezione, dell’interpretazione

   5.2. Metodi sincronici

      5.2.1. Analisi linguistica-sintattica

         5.2.1.1. Lessico – tipo di vocaboli

         5.2.1.2. Grammatica

         5.2.1.3. Concatenazioni

         5.2.1.4. Stile e retorica (forme stilistiche)

         5.2.1.5. Composizione e strutturazione

      5.2.2. Analisi semantica

         5.2.2.1. Prima lettura e suddivisioni

         5.2.2.2. Inventario semantico

         5.2.2.3. Scrivere in forme differenti

         5.2.2.4. Quadrilatero semiotico

         5.2.2.5. Parole chiavi – sense lines

      5.2.3. Analisi narrativa

         5.2.3.1. Sequenza narrativa

         5.2.3.2. Actantes e interazioni

      5.2.4. Analisi pragmatica

   5.3. Altri approcci

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con momenti di confronto e dibattito. La partecipazione attiva degli studenti nella discussione delle questioni controverse o particolarmente rilevante allarga l’orizzonte anche verso le esigenze e le sfide attuali.

Modalità di verifica

Esami orali che coprono i livelli: ripetizione e applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni.

Bibliografia orientativa

AA.VV., Atti del 7° congresso internazionale di studi sull'alto medioevo, Spoleto 1982; M. Casey, "’Quod experimento didicimus’. The Heuristic Wisdom of Saint Benedict”, in Tjurunga 48 (1995) 3-22; A. Veilleux, “De l'interprétation d'une règle monastique”, in Collectanea Cisterciensia 31 (1969) 195-209; I. Goméz, M., Regla del Maestro, Regla de S. Benito, Zamora 1988; B. Kötting, “Benedikt von Nursia und seine Zeit, in: Id., Ecclesia peregrinans II, Münster 1988, 178-185. Altra bibliografia sarà indicata durante il corso.

 


55032 - Regola di S.Benedetto I: la sezione "spirituale" (RB Prol. e cc.1-7)

ECTS: 3

Docente: M. Scheiba

Obiettivi

Al termine del corso lo studente:

·   Conosce sia il genere letterario e la genesi della RB sia il sottofondo battesimale, la struttura, il contenuto e la inerente logica della cosiddetta sezione iniziale di essa;

·   È in grado di presentare l’esegesi e l’ermeneutica del Prologo e dei primi sette capitoli della RB nel modo dettagliato, considerando il contesto di oggi e di Benedetto, partendo dalle fonti, spiegando concetti centrali e termini tecnici della teologia spirituale monastica e mettendo in chiaro la particolarità dell’approccio e della posizione di Benedetto e le rispettive implicazioni teologiche (antropologiche, cristologiche, ascetico-morali ecc.);

·   Discute con argomenti razionali la rilevanza dell’insegnamento della RB sia per le comunità monastiche e dei cristiani di oggi sia per la vita di tutti i gli uomini del 21° secolo;

·   Presenta con parole proprie e con ragionamenti stringenti le materie e le domande riguardanti il corso utilizzando correttamente e con precisione i concetti tecnici;

·   Utilizza in modo efficace gli strumenti elementari di lavoro: bibliografie, biblioteca, edizioni, commenti della RB, siti web.

 Argomenti

Vengono esaminati i problemi di natura letteraria, dottrinale e spirituale presentati dal Prologo e dai primi sette capitoli della Regola di San Benedetto. Partendo dalla RB e facendo attenzione ai presupposti testuali si mettono in luce temi fondamentali della teologia spirituale monastica, specialmente le loro implicazioni per una vita comunitaria riuscita, e infine si presentano stimoli per una vita spirituale approfondita di ogni cristiano nel mondo di oggi.

Stuttura

I. RB Prologo

   1. Introduzione

      a) Approccio di oggi

      b) Regole monastiche antiche

      c) Prologo della RM

      d) Breve excursus: Manoscritti

      e) Il Prologo nella RB

      f) Visione d’insieme

   2. Esegesi (versetto dopo versetto o gruppi di versetti)

   3. Elementi di ogni vocazione in RB Prologo

II. RB 1

   1. Introduzione

      a) Approccio di oggi

      b) Contesto di S. Benedetto

      c) Preliminari

      d) Contesto immediato

   2. Esegesi

   3. Conclusione

III. RB 2

   1. Introduzione

      a) Il nostro contesto (leadership)

      b) Contesto di S. Benedetto

      c) Un proprio "genere letterario"

      d) Struttura possibile di RB 2

   2. Esegesi

   3. Riassunto

IV. RB 3

   1. Introduzione

      a) Approcci di oggi

      b) Contesto di S. Benedetto

      c) Paragone con la RM

      d) Contesto immediato

      e) Schema del capitolo 3

      f) Struttura chiastica possibile

      g) Cap. 3 nel contesto della RB

   2. Esegesi

   3. Conclusione

V. RB 4

   1. Introduzione

      a) Fonti

      b) Paragone RM –RB

      c) Genus litterarium

      d) Struttura

   2. Esegesi

   3. Conclusione: Il capitolo intero

VI. RB 5

   1. Introduzione

      a) Approccio dal contesto di oggi

      b) Tradizione, contesto di S. Benedetto

      c) RM 7 paragonato con RB 5

      d) Le tre parti

      e) Campo semantico

      f) Testi della Scrittura

      g) Chiasmo del capitolo intero

   2. Esegesi

   3. Riassunto

VII. RB 6

   1. Introduzione

      a) Approcci dal nostro contesto

      b) Sacra Scrittura

      c) Approcci dal contesto di S. Benedetto

      d) Paragone RM e RB

      e) Silentium – Taciturnitas

      f) Struttura di RB 6

   2. Esegesi

   3. Direzioni del silenzio nella RB

VIII. RB 7

   1. Introduzione

      a) Approccio da oggi

      b) Fonti

      c) Confronto RM 10 – RB 7

   2. Esegesi (gradino dopo gradino)

   3. Scala dell’orgoglio (S. Bernardo) - Scala dell’umiltà (S. Benedetto)

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali presentano la struttura, l’esegesi e l’ermeneutica del Prologo e dei primi sette capitoli della Regola; la lettura guidata di alcuni brani centrali fornisce conoscenze approfondite e competenza metodologica nei confronti di testi antichi come la RB e le sue fonti; discussioni allargano l’orizzonte verso esigenze e sfide attuali.

Modalità di verifica

Esami orali che coprono i livelli: ripetizione e applicazione di conoscenze, innovazione/conclusioni.

Bibliografia orientativa

Oltre le edizioni critiche della RB e dei commenti: A. Böckmann, "Zum Prolog der Regel Benedikts", in Erbe und Auftrag 79 (2003) 5-16; 124-137; 224-235; 308-313; 389-407; 487-496; 80 (2004) 28-33; M. Casey, Truthful Living. Saint Benedict’s Teaching on Humility, Petersham 1999; V. Gaudrat, “L' obéissance adulte”, in Collectanea Cisterciensia 75 (2013) 119-138; AA.VV., Silenzio e parola. XXXIX incontro di studiosi dell’antichità cristiana, Roma, 6-8 maggio 2010, SEA 127, Roma 2012. Altra bibliografia sarà indicata durante il corso.


55520 - Come far crescere se stesso e gli altri? Gli aspetti pratici della teologia spirituale

ECTS: 3

Docente: B. Sawicki

Obiettivi

Alla termine del seminario lo studente:

·   Saprà in quale direzione muoversi per integrare la conoscenza teoretica della teologia spirituale con la vita pratica;

·   Sarà in grado di applicare i temi della teologia spirituale nel lavoro formativo e pastorale;

·   Potrà valutare vari testi spirituali per la pratica formativa e spirituale;

·   Saprà come comunicare i valori spirituali in vari contesti pratici - situazionali e personali;

·   Saprà come studiare le fonti per trovare la loro attualità ed applicarla.

Argomenti

L’attualità della teologia spirituale richiede tante competenze di coloro che la insegnano. La condizione primaria ed indispensabile è la propria affidabilità umana e spirituale dell’insegnante (o formatore, oppure accompagnatore spirituale). Questo seminario propone uno sguardo integrale ed integrante sulle nostre esperienze spirituali - sia queste vissute che quelle da trasmettere. Qui si tratta non solo di una applicazione dei contenuti teorici ma di una capacità di gestire bene varie situazioni, talvolta critiche, partendo proprio dalla base di ogni esperienza spirituale cioè l’incontro concreto con Gesù stesso, la fonte di ogni Sapienza.

Struttura

1.      Preparazione delle conferenze per la formazione spirituale;

2.      Uso della Bibbia e dei scritti monastici in formazione (con enfasi sulla lectio divina);

3.      Introduzione alla preghiera vista come un camino per l’integrazione personale;

4.      Importanza e le forme di comunicazione nel processo di formazione;

5.      Gestione delle situazioni di crisi

6.      Sinergia e differenze tra accompagnamento spirituale, confessione e amicizia

Modalità di svolgimento

Breve presentazione del contenuto teorico, esercizi pratici, preparazione e discussione dei testi presentati dagli studenti

Modalità di verifica

Il voto finale risulterà dalla intensità e qualità della partecipazione nel seminario più dalle risposte al colloquio finale (un caso da risolvere)

Bibliografia orientativa

AA.VV.: Direzione spirituale e accompagnamento vocazionale : teologia e scienze umane al servizio della vocazione / a cura del Centro Nazionale Vocazioni, Milano : Àncora, 1996; Agostino, Il Maestro (De Magistro), Milano Mursia 1993; Agostino, La dottrina cristiana (De Doctrina Christiana), Paoline Editoriale Libri, 2015; Buber, M., Between man and man, introduction by Maurice Friedman ; translated by Ronald Gregor Smith; New York : The Macmillan Company, 1965; Buber, M., Sul dialogo, San Paolo Edizioni 2013; Bunge, G.,  La paternità spirituale nel pensiero di Evagrio, Qiqajon 2009; Bunge, G., Vasi di argilla : la prassi della preghiera personale secondo la tradizione dei santi padri, Magnano (BI) : Edizioni Qiqajon, 1996; Evagrio, Gli otto spiriti della malvagità : sui diversi pensieri della malvagità traduzione, introduzione e note di Francesco Moscatelli, Roma : San Paolo, 2006; Evagrius, Über die acht Gedanken, Eingeleitet und übersetzt von Gabriel Bunge, Beuron : Beuroner Kunstverlag, 2011; Foster, D., Reading with God: Lectio Divina;  Bloomsbury Academic, 2006

Gargano, I., La lectio divina nella vita dei credenti, Cinisello Balsamo : San Paolo, 2008; Levinas, E., G.Marcel, P.Ricoeur, Il pensiero dell’altro Edizioni Lavoro 2008; Louf, A., Generati dallo Spirito : l'accompagnamento spirituale oggi, Qiqajon, 1994; Marr, A., Tools for Peace Tools for peace: the spiritual craft of St. Benedict and René Girard, Pine Lake Road (Lincoln) : iUniverse, 2007; Nault, J.-Ch., Il demonio meridiano. L'accidia, un'insidia sconosciuta del nostro tempo, San Paolo Edizioni 2015; Vanier, J., La comunità: Luogo del perdono e della festa, Milano : Jaca Book, 1980; Zevini, G., La lectio divina nella comunità cristiana : spiritualità, metodo, prassi, Brescia : Queriniana, 1999


55555 - Monachesimo nei Luoghi Santi

ECTS: 3

Professori vari


54150 - Guglielmo di Saint-Thierry e la questione della fede

ECTS: 3

Docente: Ph. Nouzille

Obiettivi

Alla fine del corso lo studente deve:

– aver letto le opere dell’autore studiato dedicate al tema;

– vedere come si articolano i diversi piani della riflessione di Guglielmo di Saint-Thierry.

Argomenti

Il tema della fede attraversa tutta l’opera di Guglielmo di Saint-Thierry, sia in opere che gli sono esplicitamente dedicate, sia in opere di controversia, sia in opere più spirituali. Il corso vuole studiare questo autore fondamentale della teologia monastica per vedere come si articolano preoccupazione dottrinale e orientamento teologale.

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali.

Modalità di verifica

Esame orale su testi.

Bibliografia orientativa

Guglielmo di Saint-Thierry, Lo specchio della fede - L’enigma della fede - L’epistola aurea, a cura di M. Spinelli, Città Nuova, Roma 1993; Id., Opuscula adversus Petrum Abaelardum et de fide, a cura di P. Verdeyen (Corpus Christianorum Continuatio mediaevalis 89A), Turnhout 2007; Id., Expositio super Epistolam ad Romanos, a cura di P. Verdeyen (Corpus Christianorum Continuatio mediaevalis 86), Turnhout 1989; D. Cazes, La théologie sapientielle de Guillaume de Saint-Thierry (Studia Anselmiana 148), Roma 2009.


54151 - Columba Marmion. Figura e insegnamento spirituale

ECTS: 3

Docente: P.M. Gionta

Descrizione del corso

Il primo centenario della morte del Beato Columba Marmion, avvenuta il 30 gennaio 1923, offre l’occasione per conoscerne e approfondirne la dottrina spirituale, così radicata nel Nuovo Testamento e nella tradizione della Chiesa, ma anche fortemente segnata dalla sua personale sensibilità.

Il corso intende

-   presentare la proposta monastica di Marmion attraverso l’analisi dei principali testi (lettere e libri), colti nella loro genesi, forma e contenuto;

-   valutare il suo insegnamento collocandolo nel contesto storico-culturale coevo e confrontandolo con le correnti spirituali allora predominanti;

-   valutare l’attualità del pensiero di Marmion per la Chiesa e per la vita monastica.

Bibliografia orientativa

Testi di C. Marmion (tradotti nelle principali lingue): Questa è la mia vita. Antologia dalle Lettere, San Paolo, Milano 2014; Cristo vita dell’anima, Vita e Pensiero, Milano 1991; Cristo nei suoi misteri, Marietti, Torino 1967; Cristo ideale del monaco, Edizione Scritti monastici, Praglia (PD) 2013; Cristo ideale del sacerdote, Vita e Pensiero, Milano 1959. P.M. Gionta, Le virtù teologali nel pensiero di Dom Columba Marmion, Pontificia Università della Santa Croce, Roma 2001.


55141 - Teologia e preghiera

ECTS: 3

Docente: G. Meiattini

La teologia del secolo XX è stata attraversata da vari tentativi di riunificare la riflessione teologica con l’esperienza spirituale e/o la prassi cristiana. Alcuni di questi tentativi sono apparsi, per ragioni facilmente comprensibili, anche all’interno degli ambienti monastici. Oltre all’opera di valorizzazione storiografica della “teologia monastica” da parte di Jean Leclercq, va ricordato il tentativo incompiuto di un modello di “teologia sapienziale” abbozzato da Cipriano Vagaggini, ma anche il contributo “teologia liturgica”, che ha inteso collocare la preghiera ecclesiale in una posizione centrale nell’insieme della teologia.

Il corso intende riprendere le fila di questi diversi tentativi e portarli verso un’ulteriore maturazione, individuando nella preghiera il punto di congiunzione fra esperienza cristiana e teologia, non senza aver illustrato in modo preliminare il rapporto altrettanto profondo fra preghiera e ragione. La preghiera apparirà, alla fine, come il dinamismo profondo della ragione come invocazione della verità, l’anima della risposta di fede alla rivelazione di Dio, il fulcro della vita ecclesiale e cristiana. In quanto dotata di un valore intrinsecamente veritativo, la preghiera ha la capacità di dire Dio (teologia) nell’atto stesso con cui si rivolge a Lui (lex credendi-lex orandi). Si tratta di riconoscere nella preghiera del Figlio incarnato e in quella ecclesiale e personale (parlare a Dio), il luogo dell’apparizione della verità e dunque il fondamento da cui procede la possibilità di dire il mistero divino (parlare di Dio).

 La vita monastica, in quanto centrata sulla preghiera, non solo porta all’evidenza l’atto teologico fondamentale che è “la preghiera che dice Dio”, ma dovrebbe esprimere naturalmente un pensiero teologico fondato e sviluppato su questo medesimo atto orante e teologico insieme.

Bibliografia orientativa

G. Meiattini, Monachesimo e teologia. La triplice prospettiva di H. U. von Balthasar, Lugano 2012; Id., Dire Dio pregando. Teologia a partire dalla preghiera, Torino 2021.


55142 - L’estetica nella tradizione monastica

ECTS: 3

Docente: R. Monteiro

Obiettivi Al termine del corso lo studente è in grado di manifestare le seguenti competenze:

₋   conosce i contenuti fondamentali del linguaggio simbolico;

₋   è consapevole del valore del sostrato antropologico come condizione per una comprensione più profonda sia del passato che del presente;

₋   sa vedere e ascoltare le opere d’arte antiche nel suo discorso teologico spirituale;

₋   ha una più profonda conoscenza della specificità della rivelazione cristiana;

₋   sa identificare il centro della rivelazione cristiana e le sue esigenze esistenziali;

₋   ha una maggiore consapevolezza della dell’arte che ha visto San Benedetto e i suoi monaci per secoli;

₋   sa leggere un programma iconografico e utilizzarlo per un discorso catechetico;

₋   ha a disposizione gli elementi tecnici e concettuali per approfondire ulteriormente temi attinenti alla manifestazione visibile della rivelazione e la fede, nelle arti visibili.

 Argomenti

Con l’ausilio delle scienze umane e teologiche interdisciplinare (iconologia, Sacra Scrittura, teologia patristica, storia delle religioni, antropologia, semiotica, psicologia del profondo), il corso tratterebbe di individuare gli elementi comuni del linguaggio adoperato dagli artisti cristiani nelle sue opere d’arte fino al 400’. A partire dei principi individuati, saranno proposte una serie di esercizi di lettura e interpretazione di opere d’arte scelte di questa Tradizione. Nell’epilogo del corso, si cercherà di ritrovare gli elementi «Tradizionali» nelle opere e pensiero di tre artisti benedettini quasi contemporanei.

Introduzione:

1. Il linguaggio simbolico

   Nella Sacra Scrittura

   Nei Padri

   Nelle scienze umane

2. L’arte che San Benedetto ha contemplato

   Trasformazione dei criteri estetici nel sec. III

   Caratteristiche dell’arte Tradizionale

3. Strutture antropologiche dell’immaginario simbolico

   I componenti corporali del simbolo

   Il Cosmo e l’esistenza

4. I grandi temi della Tradizione Cristiana

   Il tempio e il cosmo

   L’albero “axis mundi”

   Il giardino e il chiostro

   I mostri guardiani del sacro

   Il zodiaco e la santificazione del tempo

5. Esempi di programmi iconografici

   Il portale di Neuilly-en-Donjon

   La Discesa agli inferi negli affreschi romani del primo millennio

6. Tre artisti benedettini del sec. XX

   Genevieve Galois

   Gabriel Chavez de la Mora

   Dom Robert

Modalità di svolgimento

Lezioni frontali con momenti di confronto e dibattito in gruppi.

Modalità di verifica

Esame orale.

Bibliografia orientativa

G. Champeaux, et S. Sterckx, I simboli del Medioevo, Jaka Book, Milano 1981.

M. Dulaey, I simboli cristiani, catechesi e Bibbia (I-VI secolo). San Paolo, Milano 2004.

G. Durand, L'immaginazione simbolica. Red, Roma 2002.

A. Grabar, Le origini dell’estetica medievale. Jaka Book, Milano 2001.

P. Grelot, Il linguaggio simbolico nella