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PRO CONCILIO VEL SYNODO
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Ecclésiæ tuæ,
Dómine, rector et custos,
infúnde, quæsumus, fámulis tuis
spíritum intellegéntiæ, veritátis et pacis,
ut, quæ tibi plácita sunt, toto corde cognóscant
et, ágnita, tota virtúte secténtur.
Vel:
Deus, qui pópulis
tuis indulgéntia cónsulis
et amóre domináris,
da spíritum sapiéntiæ quibus dedísti régimen disciplínæ,
ut plebs tua ad veritátis agnitiónem pleniórem
et sanctitátis tibi accéptum ducátur augméntum
Super oblata
Réspice,
clementíssime Deus, múnera servórum tuórum,
et grátiam tui lúminis illis impénde,
ut quæ recta sunt in óculis tuis veráciter intéllegant,
et fiduciáliter exsequántur.
Post communionem
Da, quæsumus,
miséricors Deus,
ut sancta quæ súmpsimus
fámulos tuos in veritáte confírment,
et honórem tui nóminis illos fáciant exquírere.
Grant, we pray, O merciful God,
that the holy gifts we have received
may confirm your servants in the truth
and prompt them to seek the honour of your name.
The Pontifical University of Sant’Anselmo announces scholarships for the 1st, 2nd and 3rd cycles for all faculties.
The scholarship is granted for a period of two or three years, depending on the chosen curriculum, and covers the academic fees and room and board at the Collegio Sant’Anselmo. Applications must be sent no later than 31 January every year to the Rector at: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
The letter of the superior must indicate:
The be eligible, applicants must submit all of the documentation by the deadline.
The Pontifical University of Sant’Anselmo announces scholarships for the 1st, 2nd and 3rd cycles for all faculties for non-Benedictine students.
The scholarship is granted for a period of two or three years, depending on the chosen curriculum, and covers the academic fees. On an exceptional basis it is also possible to request a scholarship for room and board at the Collegio Sant’Anselmo. Applications must be sent no later than 1 March every year to the Rector at: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
The letter of the superior must indicate:
The be eligible, applicants must submit all of the documentation by the deadline.
The Pontifical University of Sant’Anselmo announces mini scholarships for the 1st, 2nd and 3rd cycles to students of merit and need.
The scholarship is intended exclusively for the payment of academic fees, amounting to no more than 20% of the total planned cost. This is a partial scholarship and does not include the costs of room and board. Applications must be sent no later than 4 October 2024 to the Rettore Magnifico This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
The letter must indicate:
Balbulus Foundation announces scholarships of merit for lay, diocesan and religious students of music, persons responsible for liturgical music and professional musicians for the highly specialized course in Liturgical Music.
Scholarships are intended solely for the payment of academic fees and are distributed as follows:
Requests must be sent no later than 4 October 2024 to the Rettore Magnifico This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
The letter must indicate:
The final decision on granting the scholarship will be made only after the complete acquisition of this documentation.
Applications submitted after the deadline or with incomplete documentation will not be taken into consideration.
The Papal Foundation is prepared to award a certain number of grants from the Saint John Paul II Scholarship Fund to students at Pontifical Faculties in Rome.
Criteria and procedure governing applications to the fund:
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Corso internazionale di formazione per responsabili delle celebrazioni liturgiche del vescovo.
Nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi papa Francesco spiega che l’obiettivo della riforma promossa dal Concilio è vivere in pienezza l’azione liturgica e sottolinea che tale obiettivo si raggiunge solo attraverso una formazione alla liturgia e dalla liturgia.
Sin dalla sua fondazione il Pontificio Istituto Liturgico ha offerto a presbiteri e laici la possibilità di comprendere il senso teologico del celebrare attraverso lo studio delle fonti e li ha accompagnati nell’opera di evangelizzazione, formulando negli anni molteplici proposte di pastorale liturgica.
Alla luce delle recenti indicazioni del Magistero, l’Istituto vuole accogliere la raccomandazione a curare l’ars celebrandi che, come scrive papa Francesco, è «Un modo per custodire e per crescere nella comprensione vitale dei simboli della Liturgia» (DD 48). Pertanto è sembrato opportuno proporre un corso di formazione per responsabili delle celebrazioni liturgiche delle diocesi, perché la vita liturgica che si svolge intorno al vescovo, principalmente nella chiesa cattedrale, è una speciale manifestazione della Chiesa, che si esprime nella partecipazione piena e attiva di tutto il popolo santo di Dio (SC 41).
Con la riforma liturgica il magister caeremoniarum è chiamato a cooperare con il Pastore perché le liturgie che egli presiede nella diocesi risplendano per nobile semplicità, ordine e decoro e favoriscano la fruttuosa partecipazione dei fedeli. Il responsabile delle celebrazioni, dunque, deve essere veramente esperto nella scienza liturgica e conoscere il senso dei riti e il loro valore spirituale. Solo così sarà capace di organizzarli e preparali, perché il rito «è per se stesso norma e la norma non è mai fine a se stessa, ma sempre a servizio della realtà più alta che vuole custodire» (DD 48).
Il corso vuol edificare tutta la riflessione su due pilastri della liturgia: teologia e pastorale. Si approfondiranno poi il Caeremoniale Episcoporum, le celebrazioni del vescovo nella cattedrale e nella parrocchia e alcune liturgie peculiari del suo ministero. Quindi i partecipanti potranno confrontarsi con le esperienze celebrative di alcuni luoghi significativi nel mondo. Completerà l’esperienza di permanenza a Roma la celebrazione eucaristica quotidiana in chiese di particolare pregio storico e artistico.
Coordina il corso il professore Giuseppe Midili, O.Carm.
Il corso è disponibile anche online.
Contributo del coordinatore del corso prof. Midili, O Carm, pubblicato su L'Osservatore Romano.
Lunedì |
14.45 |
Saluti istituzionali |
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15.00-16.30 |
La dimensione pastorale della liturgia |
Prof. G. Midili |
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16.45-18.15 |
Episcopus fideles sanctificat (CE 7). Il Caeremoniale dei Vescovi nel contesto dell’attuazione della riforma liturgica |
S. Ecc. Mons. A. Garcia Macias, Sottosegretario |
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19.00 |
Parrocchia di S. Saba. Celebrazione Eucaristica |
S. Ecc. Mons. A. G. Ferrada Moreira, Segretario |
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Martedì |
10.00-11.00 |
Sacrae celebrationes manifestant mysterium ecclesiae (CE 12). La teologia della liturgia. |
Prof. J. González Padrós |
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11.15-12.00 |
Cathedralis ecclesia modo exemplari aliis dioecesis ecclesiis ostendat (CE 46). Per una valorizzazione dei poli liturgici alla luce di teologia e prassi. |
S .Ecc. Mons. Giuseppe Caiazzo, |
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12.00-12.45 |
Dibattito - Laboratorio. L’ingresso del nuovo parroco. |
Prof. G. Midili |
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13.00 |
Pranzo |
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15.30-16.30 |
Episcopus auctor totius Initiationis Christianae (CE 404). La celebrazione dell’iniziazione cristiana nella Chiesa cattedrale |
Prof. A. Giardina, Direttore |
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16.30-17.45 |
Paroecia est Ecclesiam visibilem per orbem terrarum constitutam (SC 42). Le celebrazioni del Vescovo nella parrocchia |
Prof. J. A. Goñi |
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19.00 |
S. Messa Basilica di S. Paolo fuori le mura |
Presiede |
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19.45 |
Cena di gruppo |
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Mercoledì |
10.00-11.00 |
La musica e il canto nelle celebrazioni episcopali |
Prof. J.-A. Piqué i Collado, O.S.B. |
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11.15-12.15 |
Ecclesia fit domus Dei (CE 864). La dedicazione della Chiesa e dell’altare |
Prof. D. A. Escobar Portillo |
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12.25-13.45 |
Dibattito - Laboratorio. La messa crismale |
Prof. G. Midili |
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13.00 |
Pranzo |
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15.00-16.00 |
Episcopus, oeconomus gratiae supremi sacerdotii (CE 478). Il rito di ordinazione del vescovo, dei presbiteri, dei diaconi. |
S. Ecc. Mons. V. Viola, Segretario |
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16.00-16.30 |
Virgo signum transcendens amoris Ecclesiae (CE 715). Il rito della consacrazione delle vergini. |
K. De Simone, Officiale |
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16.45-17.15 |
Episcopus, primus in oratione (CE 187). La presidenza della Liturgia delle Ore. |
Prof. P.A. Muroni |
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18.00 |
Dibattito |
Prof. G. Midili |
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18.45 |
S. Messa Chiesa di S. Gregorio al Celio |
Presiede |
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Visita guidata alla chiesa |
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Giovedì |
10.00-10.45 |
Confirmationis minister ordinarius est Episcopus (CE 455). La celebrazione della confermazione in parrocchia |
Prof.ssa E. Massimi |
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10.45-11.30 |
I sussidi per le celebrazioni episcopali |
Prof. M. Marelli |
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12.00-12.45 |
Dibattito. Laboratorio. La regia televisiva delle celebrazioni episcopali |
Prof. G. Midili |
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13.00 |
Pranzo |
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15.00-15.45 |
Predisporre le celebrazioni liturgiche episcopali. L’esperienza anglofona |
Prof. Eusebius Martis, O.S.B. |
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15.45-16.30 |
Le celebrazioni episcopali, esperienza di attuazione della riforma liturgica |
Intervista a S. Ecc. Mons. Claudio Maniago |
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17.00-17.45 |
Dibattito. Laboratorio. L’ingresso del nuovo vescovo diocesano |
Prof. G. Midili |
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18.30 |
S. Messa Basilica di S. Maria in Cosmedin |
Presiede S. Em. Card. Arthur Roche, Prefetto Dicastero per il culto divino e la disciplina dei sacramenti |
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Venerdì |
8.15 |
S. Messa Cappella Paolina in Vaticano |
Presiede |
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10.00 |
Udienza con il Santo Padre Francesco |
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Al termine del corso sarà rilasciato un certificato di partecipazione su richiesta. Per contattare la segreteria accademica scrivere una mail a: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
Papa Francesco ha promulgato due documenti che offrono spunti interessantissimi per una riflessione sulla formazione permanente dei lettori e degli accoliti. Il primo è la Lettera Apostolica Spiritus Domini (10 gennaio 2021), con cui le donne hanno accesso al ministero del lettorato e dell’accolitato. Nell’anno successivo, il 29 giugno 2022, ha promulgato la Lettera Apostolica Desiderio Desideravi sulla formazione liturgica, in vista di una più perfetta partecipazione alle celebrazioni della Chiesa.
La Conferenza Episcopale Italiana ha pubblicato una Nota intitolata I ministeri istituiti del lettore, dell’accolito e del catechista per le Chiese che sono in Italia (5 giugno 2022) in cui si affronta anche il tema formativo. Al paragrafo 4 la nota prevede che «I Vescovi stabiliscano percorsi formativi idonei per conseguire tre finalità essenziali: aiutare nel discernimento sulla idoneità intellettuale, spirituale e relazionale dei candidati; perfezionare la formazione in vista del servizio specifico, con la pratica di attività pastorali adeguate; consentire un aggiornamento biblico, teologico e pastorale continuo di quanti hanno già ricevuto il mandato per un ministero. Tali percorsi formativi possono essere svolti con l’ausilio di istituzioni accademiche esistenti nel territorio come gli Istituti di Teologia e di Scienze Religiose. Il supporto di tali istituzioni renderà più agevole il compito di strutturare piani di formazione, che prevedano non solo lezioni frontali, ma anche seminari e stage in situ».
La Diocesi di Roma, soprattutto negli ultimi anni, ha strutturato un percorso formativo articolato, che segue già queste indicazioni. Inoltre, prima della pausa dovuta alla pandemia, erano stati avviati alcuni tentativi di aggiornamento liturgico, biblico, teologico e pastorale per i lettori, gli accoliti e i ministri straordinari della comunione. Ora, anche alla luce dei suggerimenti della Nota del 5 giugno 2022 e per dare seguito alle indicazioni della Lettera Apostolica Desiderio Desideravi, l’Ufficio liturgico della Diocesi di Roma e il Pontificio Istituto Liturgico propongono un nuovo percorso formativo rivolto a coloro che già svolgono il ministero del lettorato e dell’accolitato, in vista di un aggiornamento teologico e pastorale.
Tutti i lettori e gli accoliti seguiranno il percorso formativo di seguito descritto, in vista del rinnovo del loro mandato per un quinquennio. Alla fine del corso presenteranno la richiesta del parroco per l’esercizio del ministero e riceveranno un nuovo mandato per la parrocchia a cui sono assegnati. Coloro che non potranno seguire l’itinerario formativo in questo anno potranno proseguire, con il permesso del parroco, l’esercizio del loro ministero e seguiranno il percorso formativo nel 2024.
Scarica la brochure con il programma
Il pagamento della tassa di iscrizione potrà essere effettuato tramite bonifico su conto corrente bancario intestato a:
Pontificio Ateneo Sant’Anselmo
Banca Intesa San Paolo
Piazza Paolo Ferrari, 10
I – 20121 Milano
ITALIA
IBAN – IT 90 O 03069 09606 100000060160
ABI: 03069
CAB: 09606
Swift/BIC – BCITITMM
Causale: Nome e Cognome / Lettori e Accoliti 23-24
L’ufficio per la formazione permanente del clero e l’ufficio per la formazione liturgica della Diocesi di Roma, in collaborazione con il Pontificio Istituto Liturgico del Pontificio Ateneo Sant’Anselmo e con la rivista La vita in Cristo e nella Chiesa, edita dalle suore Pie Discepole, propongono un incontro martedì 27 febbraio 2024, alle ore 10.15.
La settimana santa e, in particolare, il Triduo Pasquale, culmine dell’anno liturgico, sono per tutti, ad iniziare dai presbiteri e dai diaconi, un tempo bello, ricco di momenti diversi da vivere in pienezza e da preparare bene, a partire dalla liturgia, per la crescita spirituale di tutto il popolo di Dio.
A volte infatti può capitare, presi dai tanti impegni quaresimali, di arrivare alla Settimana Santa e di affannarci per la preparazione di tutto alle soglie della domenica delle palme. La ricchezza della liturgia e il senso profondo di questi giorni, in cui celebriamo il Mistero di Gesù morto e risorto per noi, rischiano così di essere “soffocati” dalle “cose da fare”.
Proprio per vivere al meglio la liturgia di questa Settimana come cammino che aiuta tutti a giungere rinnovati alla notte di Pasqua, è sembrato opportuno proporre una mattinata di approfondimento liturgico e pastorale sul Triduo per (ri)scoprirne il senso e per aiutare le nostre comunità a vivere in pienezza la Pasqua.
Sarà possibile partecipare anche online.
Scarica la brochure con il programma
Per partecipare è necessario compilare il modulo di iscrizione disponibile sul sito dell’ufficio liturgico della Diocesi di Roma e inviarlo all’indirizzo web This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
Auditorium delle suore Pie Discepole
Via Portuense, 739
00148 Roma
La Diocesi di Roma, il Pontificio Istituto Liturgico e la rivista “La vita in Cristo e nella Chiesa” sin dai primi anni del post Concilio hanno dedicato particolare cura all’attuazione della riforma in tutte le sue forme. Il percorso formativo per l’animazione liturgica parrocchiale che viene proposto per il nuovo anno pastorale nasce nel contesto del terzo cantiere sinodale e dà attuazione ai principi espressi nella Lettera Apostolica Desiderio Desideravi. Allo stesso tempo affonda le sue radici nella consuetudine formativa post conciliare. La Costituzione Sacrosanctum Concilium, infatti, chiarisce il ruolo della comunità nella vita celebrativa: «Le azioni liturgiche non sono azioni private, ma celebrazioni della Chiesa, che è sacramento dell’unità (…) e appartengono all’intero corpo della Chiesa, lo manifestano e lo implicano; ma i singoli membri vi sono interessati in diverso modo, secondo la diversità degli stati, degli uffici e della partecipazione effettiva» (SC 26). Alcuni anni dopo il documento pastorale della Conferenza Episcopale Italiana Eucaristia, comunione e comunità (22 maggio 1983) suggeriva: «La Messa domenicale sia adeguatamente preparata, coinvolgendo sempre meglio gruppi di fedeli durante la settimana per la riflessione sui testi liturgici, particolarmente sulle letture della Scrittura» (n. 78). Infine, la nota pastorale della commissione episcopale per la liturgia della Conferenza Episcopale Italiana, intitolata Il rinnovamento liturgico in Italia (21 settembre 1983) riprendeva il tema, raccomandando esplicitamente: «Ogni comunità avrà modo di promuovere al suo interno la formazione di gruppi liturgici per la preparazione e l’animazione delle celebrazioni soprattutto quelle domenicali e delle feste più importanti» (n. 9).
Alla luce dell’art. 24 della Costituzione Apostolica In ecclesiarum communione, circa l’ordinamento del Vicariato di Roma, i laici che si formeranno attraverso questo percorso acquisiranno competenze per aiutare i pastori a «progettare, accompagnare, sostenere e verificare l’attività pastorale della comunità parrocchiale» (art. 24) e potranno far parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale, e del Consiglio Pastorale di Prefettura e di Settore. Essi potrebbero affiancare i parroci nell’animazione liturgica, costituendo eventualmente anche un’equipe liturgica che proseguirebbe (o avvierebbe) un percorso formativo e aiuterebbe i pastori nella preparazione e nello svolgimento delle celebrazioni della comunità. Si darebbe così attuazione ai principi che scaturiscono dalla dimensione comunitaria della liturgia: «La preparazione pratica di ogni celebrazione liturgica si faccia di comune e diligente intesa, secondo il messale e gli altri libri liturgici, fra tutti coloro che sono interessati rispettivamente alla parte rituale, pastorale e musicale, sotto la direzione del rettore della chiesa e sentito anche il parere dei fedeli per quelle cose che li riguardano direttamente. Al sacerdote che presiede la celebrazione spetta però sempre il diritto di disporre ciò che a lui compete» (Ordinamento Generale del Messale Romano, 111).
Scarica la brochure con il programma
Il corso si tiene alternando incontri in presenza e online. L’ultima sessione residenziale costituisce un appuntamento di formazione spirituale e liturgica e conclude l’itinerario.
Compilando il modulo dal sito: www.ufficioliturgico.diocesidiroma.it (alla sezione formazione – corso formativo per l’animazione liturgica) e inviandolo, unitamente alla ricevuta di pagamento a: This email address is being protected from spambots. You need JavaScript enabled to view it..
Il contributo spese di € 25,00 si può versare con bonifico (IBAN IT79Q0306909 606100000010159 intestato a Vicariato di Roma, Piazza S. Giovanni in Laterano, 6/A - Roma) indicando la causale: “Corso formativo animazione liturgica”. Il versamento del contributo è facoltativo e non deve precludere a nessuno la possibilità di prendere parte al corso.
Il corso si terrà presso l’Auditorium delle Pie Discepole
Comunità Regina Apostolorum
Via Portuense, 739
00148 Roma.
Il Pontificio Istituto Liturgico offre agli architetti un percorso di aggiornamento professionale sui principi dell’architettura e dell’arte sacra, per la progettazione di nuovi edifici di culto cristiano e per l’adeguamento delle chiese ai criteri teologici e pastorali delineati dal Concilio Vaticano II.
Il corso dà diritto a 10 crediti formativi (CFP) riconosciuti dal CNAPPC.
Scarica la brochure con il programma
Il corso si terrà online per un totale di 12 ore di lezione.
Prof. Giuseppe Midili (coordinatore)
Prof. Marco Riso
Il pagamento della tassa di iscrizione potrà essere effettuato tramite bonifico su conto corrente bancario intestato a:
Pontificio Ateneo Sant’Anselmo
Banca Intesa San Paolo
Piazza Paolo Ferrari, 10
I – 20121 Milano
ITALIA
IBAN – IT 90 O 03069 09606 100000060160
ABI: 03069
CAB: 09606
Swift/BIC – BCITITMM
Causale: Nome e Cognome / Formazione AAL 23-24
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Locutus est Divitiacus Aeduus: Galliae totius factiones esse duas; harum alterius principatum tenere Aeduos, alterius Avernos. Redditur responsum: Nondum tempus pugnae esse; castris se tenerent seque ex labore reficerent. Caesar milites hortatus est: Ne ea quae accidissent graviter ferrent, neve his rebus terrerentur. Caesar milites allocutus est: Quid tandem vererentur aut cur de sua virtute desperarent? Legati dixerunt: Quo se repulsos a Romanis ituros esse? Quomodo sine classibus Siciliam obtineri posse? Legati cum multa dixerunt tum haec: Inter omnes constare Attalum amicitiam populi Romani cupidissime expetivisse; cur igitur cuiquam licere judicare, eum tum infesto in Romanos animo esse? Epaminondas, cum Diomedon magnam pecuniam obtulisset, si cum rege Artaxerxe facere vellet, respondit: si Diomedon vellet quae Thebanis expedirent, libenter gratis se esse facturum; sin vellet contrarium, frustra eum venisse; temeritate illius se ignoscere, quod sui similem se esse putasset; sed quam celerrime abiret, ne alios corrumperet.
Apud Hypanem fluvium, qui ab Europae parte in Pontum influit, Aristoteles ait bestiolas quasdam nasci quae unum diem vivant. Herennius respondit: Multos annos jam inter Romanum Nolanumque populum amicitiam esse, cuius neutros ad eum diem poenitere. Lentulus Volturcio litteras ad Catilinam dat, quarum exemplum infra scriptum est: "Quis sim, ex eo, quem ad te misi, cognosces. Fac cogites, in quanta calamitate sis, et memineris te virum esse; consideres, quid tuae rationes postulent; auxilium petas ab omnibus, etiam ab infimis." Ad hoc mandata verbis dat: Quum ab senatu hostis judicatis sit, quo consilio servitia repudiet? in urbe parata esse, quae jusserit; ne cunctetur ipse propius accedere.
Regibus Roma expulsis, Aequi et Volsci, agrum Latinum ferre ignique populati, ad urbis portas accesserunt. Unde postquam inulti praedam prae se agentes domum proficisci coeperunt, P. Quinctius consul, populo ad contionem convocato, ita locutus est: Etsi nullius criminis sibi conscius esset, tamen cum summo pudore in concionem se prodisse. Nam vereri se, ne posteris traderetur Aequos et Volscos quartum se consule ad moenia urbis armatos venisse. Eam se ignominiam, si ei potissimum anno imminere scivisset, vel morte vel exilio vitaturum fuisse. Ignorare sese, utrum hostes se consulem an populum contempsissent. Si culpa in ipso esset, auferrent sibi imperium; sin in illis, neminem illorum peccata punire posse: illos tantum eorum poeniteret. Neque vero hostes illorum ignaviam contempsisse nec sua virtute confisos esse. Nam nisi discordia intestina venenum illius urbis esset, futurum non fuisse ut agri vastarentur. An quemquam dubitare, quin ipse hostes fugaturus fuerit, si plebs delectum fieri passa esset? Itaque cur inter se odisse perseverarent? Quem tandem finem discordiarum fore? Ne taederet in posterum aut plebem patriciorum magistratuum aut tribuniciae potestatis patres. Quodsi fecissent, et concordiam publicam reconciliatum iri et omnium rerum prosperitatem fore.
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