Norme e riconoscimento dei titoli
Riconoscimento dei titoli di studio in Italia
"I titoli accademici in teologia e nelle altre discipline ecclesiastiche, determinate d'accordo tra le Parti, conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti dallo Stato" (art. 10,2 della Legge 25.3.1985, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 28 del 10.4.1985).
"I titoli accademici di baccalaureato e di licenza nelle discipline di cui all'art. 1 (Teologia e Sacra Scrittura) conferiti dalle Facoltà approvate dalla Santa Sede, sono riconosciuti, a richiesta degli interessati, rispettivamente come diploma universitario e come laurea con decreto del Ministro per l'Università e la Ricerca Scientifica e Tecnologica, su conforme parere del Consiglio Universitario Nazionale.
Il riconoscimento è disposto previo accertamento della parità delle durata del corso di studio seguito a quella prevista dall'ordinamento universitario italiano per i titoli accademici di equivalente livello; si dovrà anche accertare che l'interessato abbia sostenuto un numero di esami pari a non meno di 13 annualità di insegnamento per i titoli da riconoscere come diploma universitario, e pari a non meno di 20 annualità di insegnamento per i titoli da riconoscere come laurea" (DPR n. 175 del 2.2.1994, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 62 del 16.3.1994).
Adeguamento al "Processo di Bologna"
Il Pontificio Ateneo S. Anselmo sta assumendo tutti gli obiettivi, gli intenti e gli impegni richiesti dal "Processo di Bologna", sottoscritto dalla Santa Sede nel 2003. Questo processo ha lo scopo di introdurre un sistema di titoli accademici facilmente riconoscibili e comparabili, promuovere la mobilità degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori, assicurare un insegnamento di elevata qualità e introdurre la dimensione europea nell'insegnamento superiore. Un ufficio preposto cura le valutazioni e il processo di qualità.
Il sistema ECTS (European Credits Transfer System)
Il sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti è un sistema incentrato sullo studente e basato sul carico di lavoro richiesto ad uno studente per raggiungere gli obiettivi di un corso di studio, obiettivi preferibilmente espressi in termini di risultati dell'apprendimento e di competenze da acquisire.
1 credito ECTS equivale a 25 ore di lavoro dello studente, di cui (indicativamente):
- 7,5 ore dedicate alla frequenza delle lezioni "frontali";
- 15 ore dedicate allo studio;
- 2,5 ore dedicate alla preparazione e al sostenimento dell'esame.
Il criterio di attribuzione dei voti in ambito ECTS segue un criterio di tipo comparativo: esso propone una votazione in cinque classi (A, B, C, D ed E) in cui il voto di profitto è attribuito non rispetto alla votazione riportata all'esame, bensì rispetto alla posizione percentuale che tale votazione occupa nella serie di votazioni di riferimento.
Applicandolo al nostro caso, si avrebbe una distribuzione in cinque classi così definita:
A | Summa cum Laude | 9.75-10.00 |
B | Magna cum Laude | 9.00-9.74 |
C | Cum Laude | 8.25-8.99 |
D | Bene probatus | 7.25-8.24 |
E | Probatus | 6.00-7.24 |