Preghiera

 

La preghiera è la prima attività per questo rinnovamento quaresimale. Abbiamo ricevuto da Gesù l’insegnamento sulla preghiera. Essa è un grido nella nostra indigenza; tale preghiera è la nostra forza. Purificati dalla preghiera e dalla Parola noi possiamo seguire Gesù nella fedeltà e potremo allora essere veramente con il Cristo; insieme con lui nel servizio e nella sofferenza[1]. È evidente che Sant’Agostino collega insieme le tre azioni, del digiuno, della preghiera e della elemosina. Per lui la Quaresima, che deve essere soprattutto un tempo di preghiera, è il tempo che maggiormente arricchisce la preghiera e la affina perché le offre l’alimento di cui ha bisogno per elevarsi perché (la preghiera) ha un cibo che le è proprio e che le si ordina di prendere senza interruzione. Che essa si astenga sempre dall’odio e si nutra costantemente di amore:

 

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ultima cena

 

 



[1] Cf. A. Nocent, «Teologia liturgica della Quaresima», Rivista Liturgica60 (1973) 19-20.