È uscito il testo La lunga ombra del Settecento. Nuove prospettive sul secolo dei lumi,  a cura di Maurizio Maione. La pubblicazione fa parte della collana Ragione Plurale della Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo sant'Anselmo.

CoverBreve descrizione

Il rapporto natura-cultura, l’origine del linguaggio, il ruolo della corporeità, l’attività mentale, lo statuto teorico delle leggi e la morale individuale sono nodi concettuali che potrebbero straordinariamente indurre il dibattito filosoficoattuale a richiamarsi ad alcune fasi, ad alcuni autori o ad alcuni testi del Settecento che non sempre si inscrivono agevolmente ed univocamente nelle linee programmatiche dell’Empirismo e dell’Illuminismo. Il presente volumecollettaneo prova a suggerire un nuovo percorso di lettura, alternativo a quelli normalmente praticati, intorno ad autori come Condillac, Herder, Reid, Rousseau, La Mettrie, Deschamps, Sade e Linneo.

Maurizio Maione
è laureato in Filosofia, ha conseguito il dottorato di ricerca in Filosofia presso la Sapienza Università di Roma in collaborazione con l’ateneo scozzese di Aberdeen con una tesi dal titolo “Fisiologia, teoria della mente e linguaggio nella Scozia del XVIII secolo”.
Già docente presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale e presso le Facoltà di Filosofia e Scienze della Comunicazione della Sapienza Università di Roma, ha tenuto interventi a convegni e seminari in Italia e all’estero. Dall’anno accademico 2014 è docente presso la Facoltà di Filosofia del Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma dove, in veste di professore invitato, insegna Filosofia del linguaggio.
I suoi campi d’interesse sono la Filosofia del linguaggio, la teoria della mente e la storia delle idee.
Ha al suo attivo saggi e monografie riguardanti la Filosofia del linguaggio e la storia del pensiero linguistico, in particolare il dibattito anglo-scozzese del XVIII Secolo (Hume e Reid).